Dorsalgia o scoliosi: un mal di schiena in fase di sviluppo…
Laura ha 16 anni e soffre ormai da un anno. Il dolore lo percepisce dietro le scapole che sale fino al collo. Non è costante, ma le giornate dove si sente forte sono tali da impedirle di concentrarsi e studiare. Come se non bastasse, Laura da ca. 2 anni ha abbandonato la danza, che l’aveva accompagnata durante gli anni dello sviluppo. Viene con una mamma preoccupata, dalla scoliosi (peraltro presente solo per qualche grado). Pensava potesse peggiorare, portando Laura a un peggioramento o peggio ancora a un intervento. La preoccupazione è nata ovviamente dopo la visita che indicava che il dolore dipendesse proprio da quello, senza dare altre spiegazioni, né sul dolore, né sulla scoliosi stessa. Dorsalgia o scoliosi quindi?
Ripartire da capo
Il caso necessitava di una valutazione funzionale, un dolore di quel genere non faceva pensare a un origine solo di tipo scoliotico. SIcuramente lo sviluppo di Laura aveva influito negli equilibrio della sua colonna, ma non era solo in quella direzione che andava posto lo sguardo.
Dopo aver tranquillizzato e spiegato a Laura e a sua mamma la scarsa probabilità che la scoliosi potesse in qualche modo peggiorare data l’età della paziente si è proceduto all’anamnesi. Le domande hanno mirato a come Laura passava le sue giornate, in quali posizioni il dolore peggiorava e in quale stava meglio, se c’erano giorni buoni e giorni peggiori e se aveva avuto problemi in passato (ricoveri ospedalieri, traumi).
Dopo aver proceduto alla valutazione della colonna di Laura (tutta, dal collo al sacro), allo stato della sua muscolatura, alla posizione delle sue scapole abbiamo discusso insieme di come affrontare il suo problema, quante volte a settimana e per quanto tempo, rispettando i suoi tempi scolastici e privati.
Un percorso lento ma efficace
Una seduta a settimana può sembrare poca, ma le condizioni esterne alla patologia erano quelle e bisognava lavorare con quella cadenza. Laura aveva inoltre una bassa soglia del dolore dovuta al tempo trascorso da quando aveva avuto il primo sintomo, e il suo dolore andava approcciato con delicatezza, lentamente. Il solito mix di terapia manu-fasciale ed esercizi è stato proposto a Laura, fortunatamente ben disposta a “fare i compiti” a casa tra una seduta e l’altra.
Dopo due mesi e 5 trattamenti, la costanza di Laura nel fare gli esercizi assegnategli e la giusta “dose” di terapia passiva hanno permesso una riduzione importante del dolore. I suoi 3 gradi di scoliosi purtroppo non la abbandoneranno, ma potrà godere pienamente della sua colonna dorsale, e tornare a studiare come prima.
Conclusioni
Come già scritto in questo articolo sulla dorsalgia, è bene non sottovalutare i dolori che lamentano i vostri ragazzi. Lo sport è importante, di ogni genere ma ricordate, il nuoto non fa bene alla scoliosi. Una valutazione di uno specialista preparato è consigliabile, da diffidate enormemente da chi non esegue una visita completa e si fida solo della radiografia. Genitori avvisati…
Pratico nuoto 3 volte a settimana a circa 6 anni..ho sempre fatto sport da 43 anni ho 66 anni.da circa 4 mesi soffro di dorsalgia..fatto i raggi x ho una lieve scoliosi.so di x certo che il nuoto non cura la,scoliosi ma mi piace nuotare..ogni allenamento dopo puntualmente mi viene il dolore..poi il giorno dopo passa..anche camminando spedito dopo un po mi viene il dolore scapolare..in pratica non dovrei piu’ niente?..questa coa mi da enorme fastidio grazie
No Nicola prosegua pure la sua attività, magari si faccia vedere da un fisioterapista se c’è qualcosa di manuale che si può fare per curare il suo problema (non è certo la scoliosi che le provoca il dolore).
Stia bene!
buonasera,
sono capitata per caso su questo sito, cercando le cause dei miei dolori alla spalle ( dorsalgia ) , al centro delle scapole; premetto che per motivo di studio , passo molto tempo alla scrivania e al pc, e non pratico sport. mi sembra sempre di perdere tempo, tolto allo studio. questa mia inattività è recente, perchè ho sempre fatto sport, ma con gli studi universitari ( medicina) mi è impossibile conciliare orari, studio e sport. Vengo al problema: dopo un forte periodo di stress, legato agli esami,ho accusato dolori al collo, trapezio e sternocleidomastoideo, e pian piano più giù, fino al dorso, arrivando fino al coinvolgimento di entrambi i gomiti. il medico di base, mi ha vista a gennaio e mi ha riscontrato un problema posturale, dandomi magnesio e antidolorifico al bisogno, dicendomi che era un problema da affrontare su ampia scala. il dolore a gennaio era solo al collo, ma arrivati ad ora ad aprile è sceso al dorso e alle scapole. da qualche settimana si sono associati sintomi vagali ( reflusso biliare, reflusso GE, colon irritabile, pirosi, e altri) da ipercinesia vagale, da probabile compressione del nervo. i sintomi associati, sono passati, ma mi resta sempre un dolore a scapole e dorso. vorrei fare qualche esercizio in attesa di poter effettuare almeno un Rx del rachide ( vista la pandemia) . cosa potrei fare? esercizi non troppo aggressivi? grazie per il tempo dedicatomi , buon lavoro. ps. la posizione al pc è atroce ( mentre scrivo ho un dolore urente )
Salve Tamara,
senza fare nulla di specifico, ora che si allenano in parte le misure di restrizioni, faccia una bella passeggiata due volte al giorno, per quanto riguarda gli arti superiori, cerchi di interrompere la posizione seduta ogni 30 minuti alzandosi e facendo qualche passo.
Se ha dei riferimenti per degli esercizi (magari YouTube,) me li posti qui sotto che ci do un occhio.
Cordialità
Salve dottore, sono un ragazzo di 26 anni e da circa un mese lamento un dolore alla parte superiore della schiena quando faccio determinati movimenti, quando ad esempio mi piego lateralmente, sento un dolore nella parte sinistra quando mi sposto a destra, e nella parte destra quando mi piego verso sinistra. Talvolta il dolore si irradia anche verso il torace, ma quando sono a riposo, cammino, o non mi muovo con la spalla, non sento nulla. Il mio dottore dice che sia una possibile contrattura. Sto andando anche da un fisioterapista e secondo lui può anche essere qualche muscolo infiammato. A giorni non ci penso e il dolore credo che diminuisce, ma a giorni è più forte. Saprebbe darmi qualche consiglio, e secondo lei se conviene fare una radiografia? Mi sono dimenticato di dirle che svolgo un lavoro abbastanza pesante, sollevando pesi quasi ogni giorno. La ringrazio anticipatamente di una sua eventuale risposta. Buon pomeriggio
Prima di fare radiografie, farei una seduta da un fisioterapista, se fosse una contrattura non è necessario approfondire oltre e potrebbe risolvere il tutto subito.
Stia bene